Comunicato stampa su proibizione manifestazione Casapound Roma
L’inopinata decisione della Questura di Roma ci riporta indietro di 50 anni, quando chiunque desiderasse applicare l’arti.21 della Costituzione, esercitando il sacrosanto diritto di manifestare, veniva sottoposto ad un controllo preventivo da parte delle autorità, impedendo a chi non fosse in linea con il governo di esprimersi.
Non sono bastati 2 anni di distanziamento e confinamento a comando: ora si impedisce ad una forza politica nazionale, assolutamente legale e riconosciuta, di svolgere una manifestazione pacifica e perfettamente regolare sotto ogni profilo.
Oggi tocca a CasaPound, domani può accadere ad altri, con qualunque scusa o pretesto risibile. Le motivazioni addotte dalla Questura sono assolutamente pretestuose ed anche qualora non lo fossero, ci chiediamo quale sia stato il criterio adottato per operare una simile scelta prediligendo la manifestazione dell’Anpi piuttosto che quella di Casa Pound.
I diritti costituzionali non possono essere soggetti ad un arbitrio di questo genere.
A noi pare più una provocazione di stato, quasi a voler incitare a creare disordini, occasione ghiotta per qualunque regime per poter procedere alla repressione violenta ed alla creazione del “mostro cattivo”.
Ricostruzione Nazionale condanna e denuncia con fermezza questa e qualunque altra limitazione arbitraria alle libertà fondamentali e costituzionali, ora e sempre.